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Il terrario è un contenitore che, strutturato circa come un acquario ma con particolari installazioni, consente di stabulare animali terrestri quali rettili, anfibi e invertebrati.

Può essere costituito da vari tipi di materiali, dal legno ai materiali plastici, può essere di varie misure e la sua principale funzione è di creare un habitat che sia termicamente stabile e che consenta di tenere un certo livello di umidità utile alla stabulazione della specie da ospitare. Deve inoltre avere sistemi di chiusura che non consentano all’animale ospitato la fuga in alcun modo, importantissimo per la sua incolumità. Una delle installazioni più importanti del terrario sono le prese d’aria, strutturate affinchè garantiscano una adeguata areazione. La dimensione e il numero dei buchi/prese/griglie può variare in base alla dimensione del terrario, l’importante è che siano sempre posizionate ai lati opposti del terrario e sfalsate (in un lato in basso e in uno in alto) per poter consentire il passaggio dell’aria e non provocare la formazione di ristagni pericolosi di aria. Questo è il principale motivo per cui un acquario NON può in alcun modo essere una struttura adeguata alle specie da terrario. Altre installazioni necessarie, per la maggior parte delle specie da terrario esotiche che provengono da climi tropicali, saranno una fonte di calore/luce (a seconda delle specie) e, a seconda della fonte di calore scelta, un termostato di ottima qualità, che sia adatto al funzionamento della fonte di calore e che consenta di mantenere stabili le temperature impostate e che sia preciso. Il termostato sarà praticamente il cuore pulsante del terrario, è importantissimo non risparmiarsi su questa spesa!!! Altri fondamentali accessori che saranno quasi sempre presenti saranno le tane per gli animali, meglio se una per la zona riscaldata del terrario e una nella zona fredda e la ciotola dell’acqua che sarà posizionata nella zona fredda del terrario.

Tipologie di Terrario

La terrariofilia è bella perché è varia, giuro che non si tratta di una frase fatta! Non esiste infatti un tipo giusto o sbagliato di terrario, ogni terrariofilo può scegliere il tipo accordando le sue necessità (di tempo, economiche o di spazio) a quelle della specie allevata sempre garantendo e mettendo al primo posto il benessere degli animali; è infatti inutile detenere un animale che non è possibile seguire in termini di tempo o se non si può garantire lo spazio di cui necessita.

Terrario Biotopo/bioattivo

Questa tipologia di terrario riproduce fedelmente l’habitat naturale dell’animale ospitato; a questo scopo si possono inserire piante vive e arredi naturali quali rocce, cortecce, rami o tronchi che diano maggiore senso di naturalezza all’ambientazione, oltre che essere funzionali, ad esempio fornendo tane o appigli. Così come gli arricchimenti ambientali sopra descritti, è bene utilizzare anche substrati che donino naturalezza all’ambiente come ad esempio la torba acida di sfagno (indicata perché grazie alla sua acidità non permette proliferazioni batteriche o fungine dannose per il benessere degli animali), la fibra di cocco, il bark, l’aspen o lo sfagno secco; in buona sostanza possono essere utilizzati diversi tipi di materiali a discrezione del terrarista. Per poter aiutare nelle operazioni di pulizia (più difficili con questo tipo di terrario) si possono utilizzare degli “spazzini” naturali, fondamentali per garantire una buona igiene in questo tipo di terrario, come ad esempio alcuni onischi, famosi sono i Trichorhina tomentosa (noti onischi tropicali bianchi), oppure i collemboli che quindi aiuteranno a mantenere sotto controllo le proliferazioni fungine e batteriche. Fondamentale, come in ogni terrario, sarà la ciotola dell’acqua, per le quali ci si potrà sbizzarrire a trovarle di materiali plastici o naturali e dalle forme e colori più stravaganti (ma chiaramente sempre più naturali possibili) in modo da richiamare alla mente una roccia, una corteccia o perché no, un laghetto o un ruscello. In questo tipo di terrario si può dare molto spazio alla creatività e all’inventiva, l’unico limite sarà chiaramente la funzionalità e la salubrità dell’ambiente che offriremo agli animali ospitati.  Per quanto riguarda Il terrario bioattivo, questo risulta sempre essere un terrario biotopo che, con colonie di organismi spazzini di vario tipo e l’attività delle piante, garantisce la costituzione di un sistema autonomo dal punto di vista della gestione degli scarti prodotti dalle specie a cui è destinato il terrario.

Terrario Semisterile

Sicuramente meno accattivante del “cugino” biotopo, questa tipologia di terrario risulta però più funzionale qualora si debbano ospitare animali più delicati e vulnerabili alle malattie, considerando la maggior facilità nell’effettuare le necessarie operazioni di pulizia e disinfezione. Questo tipo di terrario si limita agli oggetti essenziali: tana, appigli, ciotola per l’acqua, ovviamente in materiali plastici o di vetro che consentano una facile pulizia. Si utilizzano inoltre substrati inerti come carta assorbente, traversine assorbenti usa e getta o fogli di giornali, anche se questi ultimi sono meno consigliati per la presenza di metalli pesanti negli inchiostri delle stampe. Ben si adattano come substrato anche la fibra di cocco, l’aspen o la segatura depolverata se opportunamente e periodicamente cambiati per poter permettere la disinfezione del terrario. Mantenere pulito questo terrario è molto semplice, basterà ogni volta che si trovano delle feci, sostituire il substrato e disinfettare le pareti dei terrari. È possibile dunque garantire maggiore igiene e pulizia rispetto al biotopo, ed inoltre sarà più semplice monitorare lo stato fisiologico dell’animale (mute, grandi funzioni organiche, ecc.).

Rack system

È un sistema di vasche poste in una struttura portante che funge da scaffale. Non tutte le specie da terrario potranno essere ospitate in un rack system, secondo i loro bisogni fisiologici di spazio e movimento, ma, per le specie che possono essere ospitate, rappresenta un ottimo compromesso di spazio per i grossi allevatori che hanno un gran numero di animali riproduttori nel loro allevamento. Anche in questo caso, per queste vasche, vale il discorso fatto in precedenza per il terrario. Queste dovranno garantire comunque una buona ventilazione e coibentazione. Per quanto riguarda substrati e arredi si rimanda a quanto detto per il terrario semisterile.

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